martedì 31 agosto 2010

Sostanze da evitare nell'INCI (ingredienti cosmetici)


Sull'etichetta di un cosmetico è sempre indicato in caratteri quasi minuscoli l'INCI, cioè la lista degli ingredienti che esso contiene.
Gli ingredienti elencati per primi sono presenti in maggiore quantità, mentre quelli che si trovano alla fine della lista sono in percentuali molto basse.

Purtroppo non sempre tutti gli ingredienti fanno bene al corpo, e nei casi peggiori danneggiano l'ambiente e gli organismi viventi. La pelle, assorbendoli, li introduce nel corpo circolanti insieme al sangue. La maggior parte delle sostanze chimiche, se non tutte, inquina non essendo biodegradabile o è causa di allergie, dermatiti, pelli sensibilizzate, se non peggio, tumori.
Come fare per riconoscerle ed evitarle?
Se siete comodamente a casa e avete tutto il tempo che volete a vostra disposizione e una gran pazienza potete consultare questa pagina http://www.biodizionario.it/ che indica con pallini rossi le sostanze chimiche e con pallini verdi quelle naturali, mentre i pallini gialli sono usati per sostanze sulle quali è possibile chiudere un occhio.

Nel caso in cui, invece vi trovate al supermercato e volete acquistare un cosmetico di certo non andrete in giro col pc!
Ecco, vi svelo un piccolo trucco: i cosmetici con INCI breve solitamente sono naturali, quelli che contengono una lunghissima lista di ingredienti no.
Ma la regola non è assoluta!
Vi riporto una lista che potrete stampare e portare in borsa o nel portamonete quando fate i vostri acquisti. Perderete più tempo del normale tra gli scaffali, ma ne varrà assolutamente la pena.

-petrolatum
-paraffinum liquidum
-quasi tutte le cose che finiscono in -one, -thicone oppure -siloxane: sono siliconi
-tutti i numeri dispari (nell'ottanta per cento dei casi sono sostanze da pallino rosso)
-i PEG e PPG -i DEA, MEA, TEA, MIPA
-l'EDTA (es. tetrasodium EDTA)
-il carbomer assieme a radici quali crosspolymer o acrylate(s) o styrene o copolymer o nylon
-la triethanolamine
-il triclosan, DMDM hydantoin, imidazolidinyl urea, diazolidinyl urea,formaldheyde, methylchloroisothiazolinone, methylisothiazolinone,sodium hydroxymethylglycinate -chlorexidine -nonoxynol o poloxamer
-mentre invece i C seguiti da un numero dispari sono sintetici, come pure iso-
-poi i -trimonium e i -dimonium sarebbero pure da criticare, come anche i glycol.

Parraffinum liquidum e petrolatum sono gli ingredienti che troviamo più comunemente nei trucchi anche con la dicitura"mineral oil". Essi sono scarti della lavorazione del petrolio. Suvvia! Vi spalmereste sulla pelle petrolio? Anche molti olii e creme, ahimè, contengono queste schifezze, che siano prodotti per neonati o per adulti. Li ritroviamo nel tanto decantato dalle pubblicità olio johnson, ed anche come lubrificanti nelle officine.

Vi riporto il parere di Lola, la fondatrice del forum "L'angolo di Lola"
"- il petrolato è presente nei prodotti per neonati, soprattutto perchè costa pochissimo e non ha odore. Normalmente non dà allergie, anche se in questi giorni ho raccolto quattro testimonianze di dermatiti indotte dall'olio Johnson's (inci: paraffinum liquidum, parfum). Il problema è che forma un film occlusivo sulla pelle, ed è stato riscontrato che spesso i neonati che ne vengono spalmati sviluppano infezioni batteriche sulla pelle in quanto sotto lo strato di "plastica liquida" i batteri proliferano. Spesso i neonati affetti da sudamina ricavano benefici se al posto di paste petrolifere iniziano ad usare prodotti più traspiranti;

- La traspirazione cutanea è una cosa fisiologica ed utile, nelle quantità normali. Troppa, naturalmente, pu seccare la pelle, ma basta già un olio od un burro vegetale per ridurla senza bloccarla del tutto. Nell'ipotesi malaugurata che qualcuno si ungesse con una crema a base preponderante di petrolati si rischia un eccessivo imbimbimento e macerazione dello strato superficiale, che deve contenere se in salute un 10% di acqua, non di più. Poi, se ci guardiamo intorno, i problemi di pelle normalmente sono solo in minima parte di secchezza, la maggior parte delle persone ha la pelle troppo grassa!
La leggenda che l'olio Johnson's idrati "dieci volte di più di una normale crema idratante" sono sfatate dai fatti: la pelle, untuosa in superficie continua a tirare sotto.
Che ripari la pelle lesa più di qualsiasi grasso naturale è vero, ma la pelle del viso che ha bisogno di cosmetici non è mai lesa. Pu avere senso il petrolato in una pomata curativa, dove una lesione non deve entrare in contatto con i batteri dell'ambiente, e il principio attivo deve rimanere in loco senza essere dilavato da sudore o assorbimento della crema da parte della pelle, ma non sicuro in un cosmetico;

- che il petrolato non sia comedogenico è scritto in studi americani pagati da chi il petrolato lo produce; Sicuramente un grasso occlusivo che mantiene in loco il sebo prodotot naturalmente dalla pelle non pu fare altro che peggiorare la situazione in chi ha già problemi di pelle impura;

- Vero che normalmente non dà allergie, vero che non irrancidisce mai neanche dopo mille anni, ma non è piacevole da spalmare, dà sempre quell'impressione di plastica sullla pelle

Inoltre:

I petrolati sono stati classificati dalla comunità economica europea come cancerogeni di classe II, significa che non hanno una diretta causalità nella formazione del cancro, come pu essere ad esempio la formaldeide o l'amianto, ma sono fortemente sospettati, e questo a causa delle impurezze che il proceso di fabbricazione non riesce ad eliminare del tutto; pensate che se lo spalmarci di petrolati non pu dare grossi problemi, sono contenuti nella maggior parte dei rossetti e dei burro cacao, e ce li mangiamo;

Vengono usati perchè costano poco, si emulsionano benissimo dando creme bianco latte e senza odore, non irrancidiscono mai al contrario degli oli vegetali. Ma non sono assolutamente riconosciuti dalla pelle, non sono sebosimili (e nella scelta di un cosmetico, dovremmo badare a ristabilire la perfetta condizione della pelle sana, non a sconvolgere il suo equilibrio) e interferiscono con la normale traspirazione."


I siliconi (es. Dimethicone) creano una barriera su pelle e capelli con quell'effetto pelle perfetta e lucentezza infinita sui capelli. Ne abbondano gli shampoo, balsami, le creme solari. Inoltre fondotinta non completamente minerali e cristalli liquidi per i capelli sono composti completamente da siliconi. Di certo non forniscono alcun beneficio a pelle e capelli, non li lasciano respirare, sono come plastica e a lungo andare sarete "drogati" dalla loro presenza, eliminandoli drasticamente, noterete opacità e secchezza, in quanto non avete mai idratato nè nutrito, ma creato un effetto di apparente benessere. Sono un'illusione, un trucco superficiale che fa apparire belle solo molto in apparenza.
Un ottima alternativa ai trucchi siliconici sono i trucchi 100% minerali, ma di questo parlerò in un altro post.

Le sostanze comedogene
Sono tutte le sostanze che ostruiscono i pori causando comedoni, ovvero punti neri e bianchi. Ci sono pelli con una naturale predisposizione alla formazione di comedoni indipendentemente dai prodotti usati, in ogni caso è sempre bene evitare ingredienti che ne favoriscono l'insorgenza.

- isopropyl myristate
isopropyl palmitate

sono sicuramente comedogeni, i petrolati molto probabilmente, e sulle pelli grasse e miste

cera alba
beeswax
prunus dulcis
rosa mosqueta,
altri olii pesanti come
olio di oliva o cose così.

Vi consiglio di guardare questo video, è ben fatto e molto molto interessante


Rispettare l'ambiente vuol dire rispettare i suoi abitanti, flora, fauna e di conseguenza esseri umani, a partire da te stesso.Ignorare il male che inferiamo con piccole azioni quotidiane e apparentemente banali non porta altro che ad una perdizione inconsapevole. Nessuno vorrebbe vivere in un habitat ostile alla propria salute e dunque alla vita...eppure siamo già lungo una strada che porta alla distruzione di una meraviglia creata perfetta. Sono piccoli accorgimenti che fanno la differenza, ascoltiamo la nostra coscienza!

lunedì 30 agosto 2010

gel ai semi di lino

Una delle creazioni più sensazionali per i miei capelli mossi, secchi e per tenere su le acconciature e le messe in piega.

Ecco la ricetta che ho seguito modificando l'originale che ho trovato sul forum capellidifata:
ingredienti:
- 40 gr di semi di lino
- 250 ml di acqua distillata
- 3 gocce di olio essenziale a piacere (io preferisco quello di limone per i capelli), serve come essenza, è facoltativo.





preparazione:
I semi di lino si trovano generalmente in erboristeria, io li ho trovati al modico prezzo di 1€ per 100 gr. L'acqua distillata la vendono al supermercato oppure la si può ottenere
semplicemente portando ad ebollizione dell'acqua minerale.

Pesate i semi di lino con una bilancia di precisione e metteteli in un colino grande il doppio del loro volume (Dopo il loro volume crescerà e se escono fuori è un disastro, potrete buttare tutto in quanto è impossibile toglierli dal gel) Altrimenti, se non avete un colino così grande come me, potete utilizzare un sacchetto dei confetti, che non abbia i buchetti troppo piccoli, cucite per bene le estremità. Adagiatelo in un pentolino con l'acqua misurata e fate bollire a fuoco lento per 5 minuti mescolando i semi nel colino o nel sacchetto, facendo attenzione che non escano. Spegnete, coprite e fate riposare per 5 minuti.

Togliete il colino/sacchetto, mescolate. Quando si sarà raffreddato del tutto aggiungete olio essenziale.

Se avete del conservante mettetene lo 0.5% o la quantità che indica l'etichetta relativa. In tal caso potrete conservarlo a lungo fuori dal frigo. Altrimenti, se non ce l'avete, il gel si conserva in frigo per circa 10-15 gg.

La consistenza del gel è simile a qualcosa di bavoso e non ai gel che sono in commercio. Esso comunque, piuttosto che seccare i capelli, sporcarli e riempirli di robaccia chimica, li nutre e li idrata proteggendoli da fattori esterni, quali smog, vento, sole.

A mio parere è il miglior prodotto che abbia mai provato sulle mie chiome e penso che anche un ragazzo ci si troverebbe bene.