giovedì 8 dicembre 2011

L'abete natura morta


Ogni anno un Paese nordico dona alla chiesa un abete di dimensioni mastodontiche recidendolo traumaticamente dalle sue radici perché il suo bell'appariscente fusto sia murato sull'asfalto di piazza S. Pietro.

Il significato cristiano dell'albero sempre-verde addobbato durante le festività natalizie si rifà al concetto di Gesù sempre vivo. Ma un albero condannato a morte, a mio parere, va contro questo simbolismo. Si ricicla la carta per evitare di uccidere ulteriori alberi e poi arriva il Natale e pur di apparire al passo con la tradizione si tolgono dei “polmoni” alla terra?

Lo stesse orrore accade in molte altre piazze.

Si potrebbero piantare degli alberi con tutte le radici in codeste piazze e lasciarli vivere, piuttosto che tenere della natura morta come simbolo di vita.

Ci vuole troppo tempo per essere abbastanza grandi da sembrare belli addobbati?

Avete idea di quanto tempo, invece, ci voglia perché un albero ucciso venga rimpiazzato da uno nuovo e quest'ultimo raggiunga le dimensioni per fornire abbastanza ossigeno quanto il precedente?

Dato che si tratta proprio del contesto natalizio, l'orgoglio materiale di sfoggiare un sempre-verde agognante pieno di luci e colori, dovrebbe essere messo totalmente da parte, da buoni cristiani.

3 commenti:

  1. Ci sono delle coltivazioni di abeti, non li prendono dalla foresta! Io sono la prima ad avere l'albero finto ed essere contro certe tradizioni, ma se l'albero è preso da una coltivazione non ci vedo niente di male. A casa mia ci sono abeti ex alberi di Natale piantati in giardino, ma ormai sono vecchi e spennati e varrebbe la pena abbatterli per piantare nuove piante (magari da frutto)

    RispondiElimina
  2. In quel posto c'è un albero enorme tagliato, morente. Qualunque sia la sua provenienza, non è una giustificazione che regge.

    RispondiElimina
  3. Sì, è vero, ma se non fosse stato allevato apposta per questo scopo allora non sarebbe mai esistito e l'ossigeno che ci ha regalato generosamente in lunghi anni non avrebbe potuto darcelo affatto.
    è un dispiacere, lo so, la natura è generosa con noi che ci meritiamo poco.

    RispondiElimina